Beuckelaer Joachim De - Galleria Luigi Caretto

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Beuckelaer Joachim De

Quadri mostra
 
 

De Beuckelaer, Joachim

"L'Orazione nell'Orto"
olio su tavola cm 83,4x 66,1
opera databile 1555-60 circa


 
 
 
 
 
 

Joachim De Beuckelaer (Anversa 1530-1575)
Pittore fiammingo allievo e nipote di Pieter Aertsen,fu un continuatore fedele di quest'ultimo,al punto che sono necessarie analisi accurate per mettere a punto le sue qualità specifiche.
Rispetto all'Aertsen, si può notare nel Beuckelaer una maggiore unitarietà di composizione, mentre i suoi personaggi sono indubbiamente più ingentiliti e statici rispetto a quelli del maestro, più mossi e gesticolanti. Conosciuto principalmente come pittore di "mercati" e "cucine", il Beuckelaer non manca, tuttavia, di una produzione di dipinti a soggetto strettamente religioso, con opere che affascinano per la loro semplicità compositiva ed il senso di affettuosa intimità di cui sono permeate. Figura di spicco del più maturo Manierismo d'Anversa, Joachim Beuckelaer mostra lungo tutto l'arco della sua carriera pittorica un costante sviluppo di stile, in dialogo fertile con le più aggiornate novità pittoriche anversesi. Non deve stupire, pertanto, la presenza di opere del maestro nei principali musei d'Europa.

Provenienza: Mercato antiquario, Londra.

Letteratura: R.H.Wilenski, Flemish Painters, 1960, 2.Vol.,Text pag.494-495; G.T.Faggin, La Pittura ad Anversa nel Cinquecento, 1968, pag.70-71; M.J.Friedlander, Early Netherlandish Painting, Ed.1975,Vol.XII; Cat.Exhibition in Museum voor Schone Kunsten- Gent, Joachim Beuckelaer, 1986-1987.

Nota: L'Episodio tratto principalmente dai Vangeli Sinottici. Secondo il racconto, dopo l'Ultima Cena, Gesù si sarebbe appartato con gli apostoli Pietro (nel nostro dipinto raffigurato con la spada con cui ferirà il soldato Malco), Giovanni (il più giovane) e Giacomo (il restante) per pregare sulle pendici dell'orto degli Ulivi. Nonostante la profonda afflizione di Gesù, i tre discepoli, vinti dal sonno, si addomertano lasciando Cristo nella solitudine di una preghiera che diviene di intensità spasmodica: è questo il momento in cui Gesù chiede al Padre di "allontanare il calice" della Passione. Nel Vangelo di Luca compare un angelo consolatore presente anche nel dipinto. La composizione è studiata dal Beuckelaer su una spazialità ampia ed ariosa, accompagnata da una pennellata larga, sicura e veloce. Posizionando i personaggi su uno schema piramidale che ha il suo vertice nella figura di Cristo inginocchiato, l'intera scena assume una geometria ordinata, a cui concorrono anche le figure monumentali in primo piano. Le gamme cromatiche dei panneggi sono squillanti, accese e contrapposte, mentre il paesaggio è trattato con toni più scuri. Il contrasto continua con le tonalità rosate e fredde dell'angelo, a cui fa da contraltare la schiera dei soldati giunti per catturare Cristo, avvolti in una luce chiaroscurale. La chiusura della scena è rotta da uno scorcio centrale, entro il quale si staglia un piccolo paesaggio albeggiante, volto a rendere ancora più lirico il concitato svolgersi degli eventi: siamo decisamente di fronte ad un'opera esemplificativa delle teorie estetiche del tardo Manierismo anversese.

Torna ai contenuti | Torna al menu